Domenica folle in autostrada domenica. Una donna si è messa alla guida di una Ford Fiesta sull’autostrada A28, procedendo a passo d’uomo con un cartello di protesta nel lunotto posteriore. L’obiettivo, che racconterà lei stessa in diretta social, avrebbe dovuto essere arrivare a Milano creando file. Nella realtà la sua corsa è terminata poco dopo Godega Sant’Urbano (nel Trevigiano) quando è stata bloccata da tre pattuglie della polizia stradale.

Una donna di 26 anni di origine bulgara, P.I.K. le iniziali, residente in provincia di Udine, si è resa protagonista di una protesta che ha portato alla chiusura della A28 e a conseguenze penali e amministrative che sono oggetto di indagine. Per fortuna il caos non ha creato incidenti stradali.

Tutto è iniziato nella tarda mattinata di domenica 16 ottobre, quando alla polizia stradale sono arrivate segnalazioni di un’auto che, in A 28 tra Pordenone e Conegliano, procedeva a passo d’uomo in corsia di sorpasso con il lunotto posteriore completamente coperto (non era visibile nemmeno la targa) da un cartello di protesta. Contro il governo, contro la politica, contro una vita segnata da difficoltà economiche e di lavoro. La giovane ha sostenuto di lavorare per una società dell’e-commerce.

Una pattuglia della stradale di Pordenone l’ha raggiunta e poco prima di Sacile è iniziato un inseguimento, in cui la polizia ha cercato di indurla a fermarsi. Lei ha continuato ad andare avanti e ha anche tamponato una vettura della stradale arrivata in soccorso (alla fine saranno tre).

La 26enne ha filmato tutto in un video pubblicato sul suo profilo Instagram, dove si vede che si rifiuta di fermarsi all’alt delle forze dell’ordine, che insiste sul fatto di voler arrivare a Milano, e che a un certo punto si procura delle lesioni.

Nel frattempo l’autostrada è stata chiusa e il traffico deviato. Solo a Godega – dopo la barriera – la stradale è riuscita a far fermare la macchina. Sul posto un’ambulanza, che ha portato la ferita all’ospedale di Conegliano.