In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Mogliano inaugura il nuovo parco della Cultura “Caregaro Negrin”

La nuova denominazione dell’area, nota fino a ieri come “villa Longobardi” si accompagna a un intervento di “restyling” funzionale, curato dallo studio di architettura Made Associati e commissionato dalla giunta Bortolato

Matteo Marcon
2 minuti di lettura

Mogliano inaugura ufficialmente oggi, sabato 15 ottobre, con due giorni di eventi tra musica e teatro, il nuovo parco della cultura Caregaro Negrin: sarà un contenitore per eventi culturali e punta a rappresentare una piccola oasi di bellezza naturalistica nel cuore del centro storico.

La nuova denominazione dell’area, nota fino a ieri come “villa Longobardi” si accompagna a un intervento di “restyling” funzionale, curato dallo studio di architettura Made Associati e commissionato dalla giunta Bortolato.
Il progetto (costo complessivo del primo stralcio 675 mila euro) è stato l’unico in provincia di Treviso, tra i parchi di proprietà pubblica, ad ottenere un finanziamento (368 mila euro) da parte del ministero della cultura attraverso la misura del Pnrr dedicata a parchi e giardini storici (gli altri due sono quelli di villa Barbaro a Maser e villa Tiepolo Passi a Carbonera, entrambe private).
I lavori erano iniziati nel febbraio di quest’anno e la modifica più sostanziale riguarda la decisione di abbattere completamente il precedente manufatto (una villetta in stile anni ‘50, forse un po’ impropriamente chiamata “villa Longobardi”) ricavando nel seminterrato uno spazio ipogeo per piccoli spettacoli e una “cavea” con tre gradini per il pubblico, inframezzati da piantumazioni floreali.

Da sinistra l'architetto Adriano Marangon dello studio Made Associati, il sindaco di Mogliano Davide Bortolato, il dirigente all'urbanistica Foster Rossi, il responsabile unico del procedimento Licia Casarin, il vicesindaco con delega alla cultura Giorgio Copparoni e l'assessore alla comunicazione Enrico Maria Pavan.

 

Il parco fu realizzato tra il 1855 e il 1861 su disegno dell’architetto paesaggista vicentino Antonio Caregaro Negrin (1821-1898) a cui oggi è intitolato, come pertinenza della settecentesca Villa Seymour (demolita nel 1890 per lasciare spazio alla vicina Villa Stucky, attualmente adibita ad hotel). La sua impostazione di “giardino romantico all’inglese” è stata sostanzialmente mantenuta, anche in virtù del vincolo di tutela imposto dalla soprintendenza.

La zona sud è stata invece pensata ex novo dai progettisti e denominata “Zona Orti”, cercando di aggiornare in stile contemporaneo il contesto. Qui sono state messe e a dimora oltre duemila nuove piante (perenni, officinali, aromatiche e melliflue, un piccolo orto botanico) ed è stato posizionato un padiglione per piccoli eventi, che si accompagna a un grande prato, con quinte naturali di carpino, che potranno ospitare altri spettacoli da fruire seduti sull’erba, o pic-nic.
Altra particolarità? «È volutamente un parco senza cestini» puntualizza il vicesindaco Giorgio Copparoni auspicando una fruizione “nipponica” dell’area «si è trattato di una scelta progettuale per introdurre un nuovo comportamento da parte dei frequenatori: fate rifiuti? Li portate fuori».

Il taglio del nastro ufficiale è previsto per  sabato 15 ottobre alle 10.30, con sottofondo del quartetto d’archi “Le corde del Mondo”, alle 15.30 si esibirà dal vivo l’Harmonic Feeling Trio. Domenica aperitivo in Jazz alle ore 11.30 con gli Alma Swing, alle 15 festa degli alberi e alle 16 spettacolo teatrale per bambini della compagnia gli Alcuni di Treviso.

«Con questi eventi la città potrà avere un primo assaggio di questa nuova identità, il Parco sarà un magnifico contenitore di eventi, concerti, spettacoli teatrali per bambini, aperitivi e molto altro» precisa il vicesindaco con delega alla cultura.
«All’inizio del 2023, in vista della prossima bella stagione» spiega il sindaco Davide Bortolato «emaneremo un bando per la gestione degli eventi in questo spazio. Il parco poi resterà aperto anche durante i lavori del secondo stralcio che si articoleranno nella creazione di un nuovo accesso da via De Gasperi, nel restauro della casa del custode all’ingresso e nella messa in sicurezza delle grotte e del Belvedere».

I commenti dei lettori