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Fida di Mogliano riporta in Italia le produzioni cinesi. «Il sistema trevigiano è al top nel mondo»

L’azienda ha accentrato nella Marca la creazione dei componenti. L’ad De Simone: «Qui un know-how impareggiabile»

Valentina Calzavara
2 minuti di lettura

La Fida (Fabbrica italiana dispositivi d’accensione) di Mogliano “torna a casa” dalla Cina e diventa riferimento mondiale per la produzione di componendi di accensione grazie all’integrazione con il gruppo statunitense Beckett (primo produttore di bruciatori negli Usa).

Così la Fida, fondata nel 1945 dalla famiglia Graziati e specializzata nella produzione di componenti di accensione, si è integrata dal 2019 nel gruppo Beckett Corporation di Cleveland (Usa), un’azienda manifatturiera attiva dal 1937 e oggi leader del settore con 1.200 dipendenti.

NUOVO ASSETTO

«Mogliano batte Asia, grazie a investimenti, capitale umano, ricerca e innovazione» commentano dall’azienda presentando il nuovo progetto industriale: Beckett Corp. «La proposta in consiglio di amministrazione di ottimizzare le sinergie intra-gruppo» racconta l’amministratore delegato e direttore generale di Fida, Francesco De Simone, «si è concretizzata nella possibilità di creare un’unica realtà per l’intero gruppo focalizzata sulla produzione dei componenti di accensione nello stabilimento di Mogliano. Il business plan ha avuto una valutazione positiva nel 2020 verso lo spostamento dalla Cina in Italia, ottenendo una vittoria del made in Italy e dimostrando come nella componentistica il sistema italiano e nello specifico quello trevigiano sia in grado di mantenere un ruolo di primo piano nella competizione internazionale e di superare il gap esistente nel costo del lavoro tra Europa ed Asia».

LA CRESCITA

Operando nel gruppo Beckett, dal 2019 Fida ha rafforzato il suo ruolo di fornitore globale di dispositivi di accensione per bruciatori, con l’ingresso nel mercato americano e l’ampliamento delle proprie quote di mercato anche in Europa e Asia, con un raddoppio del fatturato tra il 2019 e il 2021: con ricavi passato da 3.100.000 euro a 6.200.000 euro. Uno sviluppo industriale e commerciale che a sua volta si è tradotto in importanti investimenti a beneficio dello stabilimento di Mogliano, con l’acquisto di macchinari di ultima generazione che hanno spinto l’automazione di notevoli segmenti del processo produttivo, incentivando le dotazioni tecnologiche e la filiera manifatturiera.

MANODOPERA QUALIFICATA

Al contempo è stato avviato il rafforzamento dell’attività di ricerca e sviluppo con la realizzazione di nuove tipologie di dispositivi di accensione, una nuova linea di produzione e l’arrivo di nuovi collaboratori qualificati. Il numero dipendenti è infatti cresciuto da 32 a 38 negli ultimi tempi. Il centro di interesse si è quindi spostato da Est a Ovest senza tradire le competenze locali ma tenendo sempre lo sguardo puntato a livello globale per poter essere competitivi nel mercato. Con il nuovo corso sono previsti altri investimenti e nuove assunzioni nel prossimo futuro.

«Fida sta anche collaborando con i produttori di bruciatori» anticipa l’ad De Simone, «nell’individuazione delle tipologie di dispositivi di accensione più idonee all’utilizzo dei nuovi combustili green necessari per la transizione ecologica in corso. Già nel dicembre 2019 Fida è stata anche la prima azienda italiana a diventare membro dell’Istituto Eurofuel, contribuendo all’intensa attività in ambito europeo, anche a livello istituzionale, per accompagnare la transizione green. Di recente, abbiamo anche ospitato, in collaborazione con Ariston Thermo Group, un meeting dell’istituto nel nostro stabilimento di Mogliano e in quello di Ariston Thermo a Resana».

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