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Il Festival del Viaggiatore, rabdomanti alla ricerca di sogni

Da Bassano ad Asolo dal 16 settembre in ville, giardini, barchesse e palazzi abitualmente non aperti al pubblico

MARINA GRASSO
2 minuti di lettura

“Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda” afferma Italo Calvino in merito ai luoghi non concreti, ma non per questo meno reali, raccontati nel suo “Le città invisibili”.

E ci sono viaggi, ideali ma non immaginari, che a tante domande rispondono, infatti. Come quelli proposti dal Festival del Viaggiatore, che per due fine settimana, nella pedemontana del Grappa, parlerà di viaggi intesi come metafore della vita.

Lo farà ospitando in ville, giardini, barchesse e palazzi abitualmente non aperti al pubblico (molti quelli che lo faranno per la prima volta) viaggiatori nel mondo ed esploratori di mondi artistici, artigianali, sportivi, comunicativi e tanti altri: dallo scrittore “paesologo” Franco Arminio (il 17 settembre a Bassano del Grappa) al magistrato antimafia Nicola Gratteri (il 18, ancora a Bassano); da Ascanio Celestini (il 23 a Maser per ricordare Pier Paolo Pasolini con gli occhi di chi ne condivide le passioni civili) alla filosofa Susy Zanardo e a Samuel Romano, frontman e voce dei Subsonica (il 24 ad Asolo) fino a Francesco Moser (il 25, ad Asolo).

Ma ci sarà anche modo di viaggiare nel giardino esperienziale di Villa Flavia di Fonte con la guida dell’attore-poeta Luca Zanetti (domenica 18) e di ammirare la mostra fotografica di Cristian Macchitella “Fili di Crine”, reportage da spiagge, periferie industriali e spazi di silenzi (ad Asolo il 25). E poi tanti appuntamenti con altri nomi noti e meno noti, chiamati ad essere testimoni di mondi vissuti o possibili, per cercare i quali questa ottava edizione del Festival ha scelto il titolo di “Rabdomanti”.

«Saremo, insieme a loro, cercatori d’acqua e di vita in questo tempo incerto» spiega Emanuela Cananzi, direttrice del Festival. «Ospiti e pubblico saranno come rabdomanti del mondo che possiamo ancora sognare e tentare di costruire, in un dialogo che si svolge sempre senza palcoscenici o cattedre, perché il nostro spirito è quello di un caravanserraglio dove tutti siamo viaggiatori».

Gli appuntamenti iniziano il 16 settembre alle 20.30 al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, con i Ricercatori nella forma e nei colori: concerto tra i celebri gessi di due giovani virtuosi, il violinista Marco Sanson e il violoncellista Riccardo Baldizzi.

Sabato 17 e domenica 18 il Festival si sposta a Bassano, tra Ca’ Erizzo e il Castello, e a Fonte. Il 23 sarà nella Villa di Maser e il 24 e 25 ad Asolo, dove è previsto un fittissimo calendario di incontri nelle ville e nei palazzi più spettacolari del borgo.

Sabato 24 alle 20.30, il Teatro Duse di Asolo ospiterà anche la cerimonia conclusiva del Premio Segafredo Zanetti, Città di Asolo “Un libro un film”, cuore letterario del Festival dedicato alla narrativa per il cinema. I libri finalisti, annunciati alla Mostra del Cinema di Venezia, sono “Oliva Denaro” di Viola Ardone; “Mordi e fuggi” di Alessandro Bertante; “Il nostro meglio” di Alessio Forgione; “Solo la pioggia” di Andrej Longo e “Il più crudele dei mesi” di Gigi Riva.

Sarà anche un momento dedicato all’opera vincitrice nel 2020, “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli, che ha ispirato un’omonima serie Netflix che arriverà al pubblico nel prossimo mese di ottobre. Perché in questo il Festiva del Viaggiatore e il Premio Zanetti sono già “rabdomanti” dal 2015, e tutti i libri “per il cinema” premiati al cinema sono arrivati o arriveranno in virtù di opzioni o diritti acquisiti. Tutto il calendario e il form per le prenotazioni al sito: festivaldelviaggiatore.com. 

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