TREVISO In primavera era l’oracolo della Regione nel buio della paura dell’emergenza sanitaria, poi la sua voce sempre preoccupata e votata alla “massima precauzione” è stata relegata a Cassandra, messa all’angolo, invisa perché sempre premonitrice di possibili prossime sventure. Zaia gli ha staccato il microfono, ma Crisanti non ha mai taciuto arrivando oggi a sfidare apertamente chi mesi fa «ha raccontato favole».
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