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Coronavirus in Veneto. Zaia, sospendere privacy per tracciare spostamenti dei contagiosi

Il presidente invoca l'introduzione dei sistemi adottati in Cina, Israele e Corea del Sud per poter controllare attraverso i telefoni cellulari dove sono state le persone risultate positive al tampone e quindi le eventuali aree di contagio che hanno creato. "Abbiamo già la disponibilità dei sistemi"

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VENEZIA. "In questo Paese sono convinto che in questo momento bisognerebbe sospendere" le norme sulla privacy" e lasciare ai sistemi sanitari di essere un po' più liberi". Lo ha affermato il presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia, rispondendo ai giornalisti sull'opportunità di sistema di tracciamento degli spostamenti a scopo preventivo sul Coronavirus.
 
Un sistema adottato in Cina, Corea del Sud e Israele che viene utilizzato, una volta individuato un soggetto positivo al tampone, per relevare tutti i suoi contatti, metterli in isolamento e al contempo per comunicare ai sindaci gli eventuali spostamenti della persona contagiosa.
 
"Sulla tracciabilità abbiamo disponibilità anche da Israele per la verifica degli spostamenti con sistemi intelligenti.
“Certo il sistema migliore puntare sul senso civico", ha puntualizzato poi Zaia, “ma questa è una opportunità da prendere in considerazione”.
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