Istrana. Rappresentante trovato morto in auto, indagato un amico, arrestato uno spacciatore
Svolta nelle indagini nell'inchiesta sulla morte di Damiano Pontin, 31 anni, ucciso quasi sicuramente da un'overdose di eroina e trovato accasciato nella sua automobile sul sedile di fianco a quello di guida. Indagato per omesso soccorso un amico del giovane e arrestato il presunto spacciatore che gli avrebbe venduto la dose di eroina fatale
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E' stato indagato a piede libero per omesso soccorso un amico del giovane rappresentante di Istrana trovato morto dalla madre nell'auto parcheggiata sotto casa ed è stato arrestato e portato in carcere il presunto spacciatore che gli avrebbe venduto la dose di eroina che gli è stata fatale.
Le indagini dei carabinieri hanno portato a una svolta nell'inchiesta sulla tragica fine di Damiano Pontin, 31 anni, ucciso quasi sicuramente da un'overdose di eroina (sarà l'autopsia a stabilire con certezza le cause della morte) e trovato accasciato nella sua automobile sul sedile di fianco a quello di guida.
Secondo i carabinieri, l'amico che era con lui e che, preso dal panico, l'avrebbe abbandonato in auto senza prestargli soccorso è D. A., un giovane di Istrana di 26 anni, con il quale Pontin avrebbe passato la serata, mentre il presunto spacciatore finito in carcere è Moreno Cappellotto, 44 anni, di Arcade, che avrebbe venduto al giovane rappresentante il grammo di eroina risultato letale.
Durante la perquisizione a casa di Cappellotto gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato 10 grammi della stessa sostanza e un bilancino di precisione.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Pontin e l'amico avrebbero trascorso insieme la serata e quando, dopo aver assunto la droga, il giovane rappresentante si è sentito male, D.A. lo avrebbe caricato in macchina per accompagnarlo a casa. Durante il tragitto, però, le condizioni di Pontin sarebbero peggiorate, tanto che si sarebbe accasciato sull'amico al volante, il quale avrebbe perso il controllo dell'auto finita fuori strada: circostanza che sarebbe confermata dai danni riscontrati sulla macchina. Sempre più spaventato e in preda al panico, l'amico lo avrebbe poi portato sotto casa lasciandolo in auto: se agonizzante o già morto dovrà essere chiarito.
Le indagini dei carabinieri hanno portato a una svolta nell'inchiesta sulla tragica fine di Damiano Pontin, 31 anni, ucciso quasi sicuramente da un'overdose di eroina (sarà l'autopsia a stabilire con certezza le cause della morte) e trovato accasciato nella sua automobile sul sedile di fianco a quello di guida.
Secondo i carabinieri, l'amico che era con lui e che, preso dal panico, l'avrebbe abbandonato in auto senza prestargli soccorso è D. A., un giovane di Istrana di 26 anni, con il quale Pontin avrebbe passato la serata, mentre il presunto spacciatore finito in carcere è Moreno Cappellotto, 44 anni, di Arcade, che avrebbe venduto al giovane rappresentante il grammo di eroina risultato letale.
Durante la perquisizione a casa di Cappellotto gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato 10 grammi della stessa sostanza e un bilancino di precisione.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Pontin e l'amico avrebbero trascorso insieme la serata e quando, dopo aver assunto la droga, il giovane rappresentante si è sentito male, D.A. lo avrebbe caricato in macchina per accompagnarlo a casa. Durante il tragitto, però, le condizioni di Pontin sarebbero peggiorate, tanto che si sarebbe accasciato sull'amico al volante, il quale avrebbe perso il controllo dell'auto finita fuori strada: circostanza che sarebbe confermata dai danni riscontrati sulla macchina. Sempre più spaventato e in preda al panico, l'amico lo avrebbe poi portato sotto casa lasciandolo in auto: se agonizzante o già morto dovrà essere chiarito.
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