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PRIMAVERA-ESTATE 2023
Prada
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PRIMAVERA-ESTATE 2023

Milano Fashion Week, alla società dell’eccesso Prada risponde con la moda “non inutile”

“È tutto troppo: nell’abbigliamento, nella vita, in politica...”. Miuccia e Raf Simons sottolineano il bisogno di essenziale. Voglia di evasione invece dalle altre passerelle: dai gonfiabili di Moschino ai surfisti di Dsquared2

3 minuti di lettura

In combutta con Raf Simons, Miuccia Prada ieri ha fatto quello che le viene meglio: sparigliare le carte e dettare il ritmo per la prossima stagione. Nessuno come lei ha saputo negli anni offrire l'estetica giusta al momento giusto ed è accaduto anche stavolta: quello che si vede in strada pare tutto teso all'eccesso, al colore, alla voglia di aggiungere. I due designer fanno l'opposto. "A me piace, l'eccesso ma non amo quando non ha un senso, quando è fatto senza un pensiero", dice la stilista. E così hanno presentato la loro moda "cruda". "Cruda nel senso di non inutile", spiega lei. "È tutto troppo: nell'abbigliamento, nella vita di ogni giorno, nella politica". E qui si ferma perché, dice sorridendo, di politica non deve parlare. 

Ma se, per chiunque altro, la nozione di crudo porterebbe a una moda scarna e triste, nelle mani di Simons e Prada diventa un inno alla creatività. "Abbiamo cercato di dare un senso nuovo a pezzi "conosciuti", dalle camicie da notte all'alta sartoria degli anni Sessanta. Il nostro invito è fare propri certi capi, anche solo con un movimento della mano", rincara Simons, riferendosi alle modelle che sfilano tenendo chiuse le giacche a sacchetto dei tailleur con la mano, un gesto tipico di entrambi i creativi. Il loro discorso funziona, anche perché in passerella non c'è un capo che non sia reale e portabile. Non c'è ombra di superfluo: tutto ha senso, anche le rose sulle gonne e le camicie di cotone. Ogni pezzo ha carattere di suo, grazie anche alle spiegazzature ai gomiti e alle ginocchia, che li fanno apparire "già vissuti". Soprattutto con i look più eleganti come i tubini neri con lo strascico, pare di guardare non un capo finito, ma il suo bozzetto, ed è un bell'effetto. Si lascia la sala della sfilata, in cui dagli squarci nella tela nera alle pareti si intravedono i video girati dal regista Nicolas Winding Refn (Drive, The Neon Demon), con la sensazione di aver visto esattamente lo stile di cui questi tempi hanno bisogno. 

Emporio Armani
Emporio Armani 
Se con Prada il discorso verte sul nuovo quotidiano, altrove il ragionamento parte letteralmente da altri lidi. Da Emporio Armani, Giorgio Armani parla del viaggio come stato mentale. Per lo stilista non serve muoversi dalla propria casa, basta aprire la mente. "Questa collezione esprime un pensiero di libertà e apertura", dice lo stilista. "Ho voluto portare nel vestire metropolitano, che è l'essenza di Emporio, la libertà e la leggerezza del ritorno da una lunga vacanza durante la quale si sono accumulate cose e ricordi che ora si mescolano alla propria quotidianità". E in effetti in passerella non si colgono riferimenti precisi, quanto piuttosto un'atmosfera che pervade ogni look, dai completi maschili di lino alle tuniche di maglia che scoprono il corpo, fino alle uscite da sera, con le grandi tute-sottoveste ricamate come ibiscus.

Dsquared2
Dsquared2 
Dean e Dan Caten portano il loro Dsquared2 nelle spiagge popolate di surfisti, usandone le mute, le camicie coloratissime e le maglie psichedeliche. Più che un inno allo sport, questo è un inno al lifestyle di chi vive inseguendo il sole e le onde, spiegano i due gemelli dopo lo show, il primo ad avere avuto luogo nello splendido Palazzo Citterio a Brera. La spensieratezza cui fanno riferimento, sulla loro passerella diventa però un mix e match volutamente esagerato e studiatissimo, molto in linea con quello che i ragazzi di città oggi paiono amare di più.

Max Mara
Max Mara 
E va al mare anche Max Mara, sebbene le spiagge a cui il designer Ian Griffiths fa riferimento siano di tutt'altro genere. Lui si ispira alla Riviera francese degli anni Venti e Trenta e all'eleganza dei suoi villeggianti, incarnati idealmente da Renée Pearl, musa e icona di artisti e fotografi.

Lei è stata una vera influencer ante litteram, capace di creare e diffondere uno stile molto preciso: pochi colori, enormi pantaloni maschili, braccia e décolleté spesso scoperti. Griffiths lo ricrea in passerella attraverso il lino non trattato e i cappotti di cashmere leggero, con un risultato fedele tanto al brand quanto a lei. 

Giada
Giada 
Anche Gabriele Colangelo per Giada parla di mare: quello descritto da Giovanni Pascoli nell'omonima poesia, con i toni che sono sommessi e delicati.

Blumarine
Blumarine 
Il mare di Nicola Brognano, da Blumarine, è tutto di fantasia: le sue sono sirene che sfilano sul fondo dell'oceano, in mise perfette per una notte in discoteca.

Andreadamo
Andreadamo 
La spiaggia del giovane Andrea Adamo, invece, è quella selvaggia di Fuerteventura, e funziona: in due anni, la sua maglieria sexy e a prezzi intelligenti ha conquistato il mercato, e va sempre meglio.

AC9
AC9 
Anche Alfredo Cortese di AC9 sta crescendo: la sua interpretazione degli stilemi della couture è sempre più leggera e originale.

Act N°1
Act N°1 
Restando in tema di giovani, Luca Lin e Galib Gassanoff con il loro Act N°1 hanno catturato l'attenzione di Pierpaolo Piccioli, che ha offerto loro di sfilare in diretta Instagram sull'account di Valentino: i pigiami di seta stampata con i motivi delle maschere del teatro cinese meritano.

MM6 Maison Margiela
MM6 Maison Margiela 
E a proposito di teatro, la seconda linea di Margiela, MM6, fa sfilare all'Auditorium una serie di look ispirati alle tenute di ballerini e orchestrali, scarpette da ballo e giacche da concerto comprese. 

Moschino
Moschino 
Jeremy Scott sa bene che il momento storico è pieno di incognite, ma sa anche che, come guida di Moschino, ha il dovere di far sorridere attraverso il suo lavoro. Ci riesce trasformando l'inflazione in una valanga di inflatable, cioè i gonfiabili. Bottoni, borse, scarpe, volant, interi abiti da sera: tutto è da gonfiare. E ci sono pure i look-salvagente per le situazioni più gravi: un'ottima idea. 

Genny
Genny