L'Ue dovrebbe vietare completamente il commercio di pinne di squalo". Questo il messaggio chiave della petizione contro il fenomeno del 'finning', ovvero lo 'spinnamento' ed il commercio delle pinne si squalo, firmata da un milione e 200mila cittadini europei e presentata alla commissaria Ue alla trasparenza, Vera Jourova durante l'audizione pubblica della commissione pesca del Parlamento europeo.
Secondo un recente studio, l'Ue svolge un ruolo chiave nel mercato sia come fornitore che come rivenditore nel commercio globale di squali. Nel 2012, il Parlamento europeo ha un emendamento al regolamento della Commissione, per rimuovere le eccezioni al divieto Ue di 'spinnamento' includendo nella normativa che gli squali pescati siano sbarcati con le pinne "naturalmente attaccate".
Tuttavia alcune eccezioni consentono ai pescherecci di sbarcare pinne e corpi in porti diversi. Pertanto gli organizzatori della petizione chiedono un nuovo regolamento in materia.