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Passione acqua aromatizzata: le ricette fai da te

Passione acqua aromatizzata: le ricette fai da te
Rubinetto e prodotti biologici: ecco come come preparare in casa bevande rinfrescanti e sostenibili
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"Non è ver che sia la morte il peggior di tutti i mali, le acque oligominerali sono un male assai peggior!". Esordiva così l’immenso Paolo Panelli al convegno dei medici nel film 'Questo e Quello' del 1983. Vien da dire che da quella affermazione, ripresa poi da Manfredi qualche anno più tardi, ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure resta una certezza. L’acqua va bevuta e spesso, almeno un litro e mezzo al giorno, al netto delle convinzioni personali.

Diciamo anzi che il famoso litro e mezzo, circa sette bicchieri da tavola, dovrebbe diventare almeno il doppio durante il periodo estivo per evitare episodi di disidratazione. Il consiglio è sempre quello dell’acqua 'da passeggio', facendo attenzione alla sostenibilità. Secondo il Censis infatti, con un consumo di circa 206 litri a testa l'anno, siamo il paese che detiene il primato europeo nel consumo di acqua minerale in bottiglia: 29 litri più dei tedeschi, 84 litri in più dei francesi e 85 litri in più degli spagnoli. Sarebbe utile se si incentivasse maggiormente il consumo da rubinetto, per fermare quella che Legambiente definisce “un’anomalia tutta italiana”.

 

Ma il vero e proprio fenomeno di massa è quello dell’acqua aromatizzata. Che sgorghi dalla fonte o imbottigliata, non importa. Anche nel bel paese è sbarcata la moda dell’acqua “con qualcosa in più”. Un trend tutto statunitense, diciamolo subito, perché al contrario delle popolazioni europee, in America se ne beve poca rispetto alla media, anzi da quelle parti hanno una vera e propria riluttanza al consumo di acqua pura. Per far fronte a questa esigenza i geni del marketing si sono inventati le acque aromatizzate, multivitaminiche, antiossidanti, insomma ce n’è per tutti i gusti e le esigenze.

 

C’è da fare un distinguo però, fra le acque 'arricchite' e quelle 'funzionali' e bisogna fare attenzione a cosa si sceglie dagli scaffali. Le prime sono delle normali acque minerali, addizionate con sali come calcio, zinco e potassio che possono contribuire a migliorare lo stress finisco. Se ne trovano in commercio, ad esempio, al sapore di the verde, mora, mela e in molte altre combinazioni. Il gusto non deriva da succhi ma è ottenuto con aromi, non è presente zucchero, né edulcoranti artificiali.

Le seconde contengono complessi multivitaminici ed edulcoranti come l’acesulfame K. A volte anche stabilizzanti e coloranti. Più vicine quindi a degli integratori che all’acqua in senso stretto. Per fugare ogni dubbio il consiglio migliore è quello di prepararle in casa. Quelle 'home made' si ottengono unendo all’acqua dei mix a base di frutta e verdura di stagione, erbe aromatiche e spezie. La preparazione non richiede particolare perizia. Una volta scelta la miscela che ci soddisfa o lo scopo della bevanda, ad esempio “detox”, basta mettere in infusione nell'acqua i vari ingredienti.

 

 

La proporzione ottimale è di 200 grammi per un litro di acqua. In questo modo il gusto sarà ben bilanciato, così come la densità del colore. I vegetali devono essere freschi e possibilmente non trattati, dato che in alcune ricette è proprio dalla buccia che si ricavano i nutrienti essenziali. Una delle acqua più gettonate alle prime canicole è quella con limone e foglie di menta. In questo caso è preferibile utilizzare le bucce ricchissime di oli essenziali, avendo cura di eliminare la parte bianca che è quella più amara. Se si vuole un effetto acidulo, basterà aggiungere delle fette. La polpa a contatto con l’acqua rilascerà il caratteristico sapore acre, tipico dell’agrume.

Nel caso di frutta e verdura non provenienti da agricoltura biologica è consigliabile sciacquare gli alimenti con il bicarbonato, per eliminare ogni impurità. Frutta e verdura vanno tagliate a fettine sottili, mentre le spezie vanno lasciate integre, così come le foglie delle erbe. Se si vuole dare un imprinting aromatico più impattante è consigliabile battere le foglie sul palmo della mano, prima di metterle in infusione.

 

Una volta creata la miscela, l'acqua aromatizzata va lasciata in frigorifero dalle due alle sei ore, in un contenitore di vetro con tappo ermetico. Trascorso il tempo necessario, la miscela va filtrata e consumata possibilmente nell'arco di un giorno. Per portarle in giro consigliamo le oramai famose borracce termiche, sia per limitare l’uso della plastica, che per migliorare la vita e la temperatura dell’acqua all’interno.