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Tra grandi vini e una tavolozza di sapori: la Toscana al bordo dell'autostrada

Tra grandi vini e una tavolozza di sapori: la Toscana al bordo dell'autostrada
Un nuovo viaggio lungo le strade più importanti d'Italia, pronti a scoprire una delle regioni più amate attraverso ristoranti e piatti tipici
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Le ville medicee tra le colline sapientemente coltivate, il profumo del mar Tirreno che accompagna lungo il litorale viareggino, fino alle porte della Val d’Orcia. Le autostrade che corrono in lungo e in largo la Toscana, parlano di una regione colma di meraviglie. Si attraversa il cuore del Bel Paese con il tratto dell’A1 che dall’Appennino porta a sud. Ma c’è anche la A11 che collega Firenze al mare e poi la meravigliosa A12, nota anche come l’Autostrada Azzurra. Suggestioni che si raccontano, chilometro dopo chilometro, anche attraverso i ristoranti che popolano le uscite dei tratti segnati.

 

Ecco una selezione dei consigli che si trovano nella nuova Guida di Repubblica. Si comincia allora dalla punta nord della regione con la A12 che corre lungo la costa tirrenica con il mare sulla destra e le alpi Apuane a sinistra. Uno spettacolo naturale da godersi casello dopo casello. Magari gustando i tipici panigacci della Locanda Magno, tra i pani artigianali, cucina tradizionali e dolci come la torta al cioccolato. L’Autostrada Azzurra attraversa tutta la Versilia, immersa nelle sue bellezze e i profumi di una cucina di mare stellata come quella del Lunasia, all’interno dell'Hotel Plaza e de Russie di Viareggio, dove lo chef Luca Landi propone soluzioni gastronomiche perfette tra sapori di terra e di mare tra pesce freschissimo del Tirreno e ingredienti a chilometro zero. Qualche chilometro costiero e la A12 si incontra con la sorella A11 che collega Pisa nord con Firenze. All’altezza di Capannori, ci si può fermare all’osteria Da Mi Pa’; immersi tra uliveti e vigneti, qui si assaggia la cucina lucchese. Arrivano in tavola tortelli di trippa e altre specialità di pasta fresca, la classica garmugia e il cacciucco lucchese di carni miste bianche. 

Lunasia
Lunasia 

 

Tornando verso la costa e riprendendo le tracce sull’asfalto della A12, la strada prosegue con le uscite di Collesalvetti, Livorno e Rosignano, ultimo casello prima di passare alla statale Variante Aurelia. Da non perdere i sapori unici e veraci della cucina livornese, proposta dalla Cantina Senese della famiglia Sanna. Piatti caserecci e stagionali, per una cucina tipica di mare e di terra, a partire dal "cacciucco certificato 5", a garanzia di un piatto preparato esclusivamente con il pescato locale. Aperto anche al mattino per colazioni salate. Dall’uscita di Rosignano, un indirizzo che merita la segnalazione senza indugio alcuno è certamente La Pineta a Marina di Bibbona. Cucina storica della famiglia Zazzeri, ha saputo negli anni farsi notare arrivando a conquistare la Stella. Ricercatezza delle materie prime, elaborate in una cucina di pesce classica per tecniche e proposte. Sgombro marinato con crema di ricotta e caramello all'aceto balsamico. Sullo sfondo, lo spettacolo del mare. Tra i consigli che si possono trovare in Guida, viaggiando da nord sulla A1 c'è l’Antica Osteria di Montecarelli, una bellissima casa antica, piena di storia e di calore, con stufe e camini accesi per l’inverno e un’ariosa veranda per l’estate, prototipo dell’osteria di un tempo.  Riprendendo il viaggio, passato il casello di Calenzano e Scandicci si entra nell’interland di Firenze; prima di entrare in città diventa doverosa una sosta al Battibecco per assaggiare l’ormai mitico peposo alla fornacina, piatto tipico dell’Impruneta. Qui la cucina toscana è riproposta con guizzo e originalità, come per la cheescacke con erba cipollina, al prosciutto e melone tra gli antipasti. 

 

Le strade del Gusto - Querida Florencia

 

L’ingresso a Firenze richiama nomi gourmet come la Gucci Osteria di Massimo Bottura guidata da Karime Lopez, che ha trovato il suo degno completamento da pochi mesi con Gucci Giardino 25, caffè e bistrot per chi ama la mixology e cerca una proposta meno formale. Tra le novità il Saporium di Borgo Santo Pietro che con nuovo nome e nuovo chef cambia le vesti della Bottega del Buon Caffè, guidato dal giovane Ariel Hagen, classe 1993. Superate dunque le uscite di Firenze nord, Impruneta e Firenze sud, la strada prosegue nei meandri del Valdarno. A poco più di sette chilometri dall'uscita omonima troviamo il ristorante Canto del Maggio. È la locanda di Simona dove la cura dell'atmosfera accoglie nei caldi locali interni e nella veranda in una cornice bucolica che impreziosisce i piatti del territorio. Dal Valdarno l’autostrada prosegue a sud per mescolarsi adesso con le ampie campagne della Val di Chiana, patria del cosiddetto Gigante Bianco, la vacca chianina. Un’area che si estende dalla provincia di Arezzo e quella senese, fino al confine regionale. A ridosso dell’uscita Valdichiana-Bettolle, il ristorante di Walter Redaelli vi sorprenderà per la semplicità e l’eccellenza delle proposte. Da provare il misto di salumi della Valdichiana prima dei pici di produzione propria con rigatino, asparagi, pesto di fave e pecorino. 

 

L’ultimo baluardo della tratta toscana dell’Autostrada del Sole è presieduto dall’uscita di Chiusi - Chianciano Terme. Qui la cucina è dettata da una firma inconfondibile, quella di Katia Maccari. Chef stellare che muove le fila dei Salotti del Patriarca con proposte come la battuta di carne cruda di Chianina Igp, le cappesante scottate ma anche i tortelli al nero di seppia, il pescato del giorno e il filetto di Chianina.  


“Autostrade Gourmet” è un volume nazionale delle Guide di Repubblica, dirette da Giuseppe Cerasa. È disponibile in edicola (12 euro più il prezzo del quotidiano) e in libreria, e online sul nostro sito su Amazon e Ibs.