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Axel Heinz lascia Ornellaia dopo 18 anni e torna a Bordeaux

Axel Heinz, per 18 anni enologo e poi direttore di Ornellaia 
Axel Heinz, per 18 anni enologo e poi direttore di Ornellaia  
L'enologo e direttore della grande azienda toscana al Gusto: "Questo per me sarà l'ultimo Vinitaly. Torno a casa con una nuova patria nel cuore, l'Italia. Bolgheri già mi manca, ma sono orgoglioso di essere stato testimone della crescita di una delle zone del vino più importanti del mondo"
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Dopo 18 anni “d’amore” Axel Heinz lascia Ornellaia e torna a Bordeaux. “La vita ti mette di fronte a scelte professionali e personali, e a volte quando sei davanti a un bivio bisogna scegliere”. Così il direttore ed enologo di Ornellaia, uno dei brand più forti del vino italiano, e bandiera di un successo internazionale. Professionista illuminato, molto attento al cambiamento climatico e principe delle selezioni in vigna e del blending in cantina, Heinz è arrivato a Ornellaia come enologo 18 anni fa  e dieci anni fa ha preso in mano anche la direzione della grande azienda del Gruppo Frescobaldi, oltre ad occuparsi dell'altro gioiello, Masseto.

“Torno nell’altra mia terra – racconta a ilGusto – e mi sento privilegiato perché sono arrivato in Italia avendo già due patrie: quella tedesca, da parte di mio padre, e la Francia da parte di mia madre. Me ne torno a Bordeaux però con una nuova cittadinanza del cuore, quella italiana”.

Heinz con Ferdinando Frescobaldi e Giovanni Geddes
Heinz con Ferdinando Frescobaldi e Giovanni Geddes 

La partenza di Heinz sarà “graduale e all’insegna della serenità”, non è ancora nota la data esatta, ma ci vorrà ancora un po’ prima che parta dalla Toscana. “Non lascio Ornellaia senza assicurare che la transizione si faccia nella maniera migliore possibile – dice il direttore ed enologo – Questa è un ‘azienda che ho nel cuore, a partire dalle persone con cui ho lavorato fino alla famiglia (Frescobaldi, ndr) che mi ha dato fiducia. Non sarà un passaggio improvviso, ma all'insegna della dolcezza e serenità”.

Quello che sta per arrivare sarà dunque l'ultimo Vinitaly (2-5 aprile) in Ornellaia per Heinz. “Sarà una fiera particolare e impegnativa per me, sarà infatti anche l’ occasione di fare un giro e salutare tutti i collaboratori e gli amici con cui ho avuto il piacere di interagire e lavorare”.

Una scelta non facile quella di lasciare Bolgheri, una delle denominazioni di maggior successo e la Toscana, terra magica che crea in automatico un senso di "celeste nostalgia", lì nella costa degli Etruschi, con il mare e il verde delle eleganti vigne negli occhi e i tannini vellutati del blend bordolese nel palato.   “Partire ha sempre duplice aspetto: sono felice di aprirmi una nuova strada, di cogliere una sfida nuova, ma non posso dopo18 anni qui a Bolgheri non rimpiangere quello che lascio, è un mix di emozioni. Dover lasciare ti spezza un po’ il cuore, sento già la nostalgia, ma allo stesso tempo ho grandi aspettative. Qui ho passato una parte importante della mia vita, quello che sono oggi, la mia figura personale, li devo a Bolgheri”.

Heinz con Carlo Cracco in occasione di una degustazione di Ornellaia Bianco
Heinz con Carlo Cracco in occasione di una degustazione di Ornellaia Bianco 

Per Heinz – che lascia Bolgheri con tutta la sua famiglia – si apre dunque un nuovo capitolo. Nei prossimi giorni sarà nota anche nel dettaglio l' azienda di approdo, sarà comun que un altro gruppo. Un “scelta a tutto tondo che integra aspetti personali e professionali”, dice l’esperto.

Che cosa porterà con sé a Bordeaux dell’Italia? “La scoperta – è la risposta di Heinz - Sono venuto qui, non direi senza sapere a che cosa sarei andato incontro, ma è stato comunque sorprendete scoprire un posto fantastico, un paese di cui mi sono in innamorato, una zona incredibile, con un eccezionale dinamismo, e sono felice e orgoglioso di essere stato testimone dell’emergere di una zona del vino così importante”.