Se saranno una moda fugace o un trend duraturo, lo potrà dire solo il tempo. Intanto, come di consueto, si fanno previsioni sul cibo che verrà e gli ingredienti su cui puntare nei prossimi dodici mesi, incrociando le tendenze sui social (in particolare Tik Tok), con quelle nelle cucine di avanguardia e con i vari comunicati stampa aziendali di fine anno. Tra superfood, cibi locali ed esotici, vince ciò che fa bene a noi e all’ambiente.
Il pesce in scatoletta
Pare che grazie a TikTok e a certi video diventati virali, il pesce conservato in scatoletta sia diventata una tendenza (basta cercare “tinned fish date night”): quindi filetti di sgombro, alici, acciughe, ma anche cozze e moscardini, arricchiti da condimenti e spezie che li rendano speciali e di grande qualità.
La kombucha
Complice la sempre maggiore diffusione di bevande analcoliche e l’approccio sempre più consapevole alla fermentazione, questo tè fermentato originario dell’antico Oriente (pare che i samurai consumassero kombucha prima dei combattimenti) vedrà proprio nel 2023 una forte esplosione dei consumi. Il suo sapore acidulo e leggermente frizzante la rende una bevanda adatta a qualsiasi momento della giornata, inoltre è ricca di proprietà benefiche per l’organismo.
I funghi
Spinti dal crescente interesse verso la cucina vegetale, i funghi calamitano sempre di più l’attenzione degli chef e dei cuochi domestici: sono un ingrediente locale, sostenibile, pieno di sfaccettature e versatile in cucina. Cresce l’attenzione dunque per la micologia: saper riconoscere, raccogliere o acquistare funghi e per ciascuna tipologia imparare il modo migliore di cucinarli o abbinarli.
Alghe e sapori marini
Il catalogo di alghe commestibili è sterminato, quest’anno l’attenzione è puntata su kelp (o kombu), un’alga bruna ricca di iodo e con proprietà antiossidanti che si può gustare sottoforma di chips croccanti, oppure aggiunta a zuppe e insalate per conferire un deciso sapore marino. Sulle coste dell'Irlanda, si raccoglie invece la Irish Moss, che è un ottimo addensante naturale con doti da superfood perché ricca di fibre, proteine e sali minerali (paragonabile, per proprietà al cavolo nero), utile per preparare dolci.
La moringa
Stando alle previsioni di aziende come CiboCrudo, azienda che produce e distribuisce cibo vegano e crudista, se gli anni scorsi hanno visto protagonisti cibi come l’avocado, il tè matcha o la quinoa, il 2023 sarà l’anno della moringa. Pianta sub-himalayana, ricchissima di vitamine e proteine: va aggiunta in polvero ai frullati e smoothie che diventano – oltre che portentosi – anche colorati di verde brillante.
Il sapore swicy
Dolce e piccante insieme, lo swicy sarà il sapore dell’anno, specie per quanto riguarda i condimenti. Da qui la diffusione di prodotti come il miele speziato, con l’aggiunta anche di peperoncino per insaporire pietanze dolci o salate.
Nuovi grassi vegetali
Se l’avocado quindi abbandonerà i toast, useremo l’olio di avocado per condire i nostri pasti o anche il burro di cacao, i burri di frutta secca in sostituzione o in alternativa ai grassi animali.
Frutta secca, legumi e cibi “climatariani”
Potrebbe essere l’anno dei datteri, e in generale della frutta disidratata, poiché ricca di antiossidanti e dolce come una caramella naturale. Ma anche dei legumi come le fave e i lupini o grandi antichi come il teff (originario dell’Etiopia), alimenti che sono considerati “eroi del clima” perché riescono a crescere anche in ambienti siccitosi e necessitano di poca acqua.