In questi due mesi circa di vita ilgusto.it, il content hub che si occupa di tutti i temi legati al mondo del cibo, del vino e del turismo enogastronomico per il gruppo Gedi, con un progetto digitale (a cui si accede dalle home page di tutti i quotidiani a cominciare da Repubblica, Stampa e Secolo XIX) e cartaceo, ha raccontato storie di cibo, portato a termine inchieste dedicate a quello che ci arriva nel piatto, anticipato tendenze, denunciato l’insostenibilità di alcuni comparti dell’agroalimentare, ma anche fotografato un’Italia che aveva una gran voglia di tornare ad assaggiare e a godere di se stessa e dei suoi giacimenti.
In fondo è come se in questi due mesi avessimo aspettato di raccontare Slow Fish e con lui questa scintillante Genova. La città che vive questo momento grazie alla sua storia e alla sua tradizione, quelle che passano dai suoi pescatori, dai suoi artigiani e dai suoi ristoratori. Ma è anche una città che parla di futuro, quello del pesce, del mare, degli oceani, ed è da oggi il simbolo dell’Italia che riparte.
Siamo di nuovo qui, ma con nuovi parametri. E nuove prospettive. Altrimenti ogni sforzo sarà stato inutile.