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Da Longino a Selecta, ecco i globetrotters del cibo (amati e odiati dagli chef)

Salumi di Selecta
Salumi di Selecta 
Per alcuni fondamentali, per altri solo necessari o addirittura dannosi. Sono diventati, comunque la si pensi, una colonna portante della ristorazione. Leggi l'articolo
2 minuti di lettura

Una selezione delle realtà più importanti del nostro paese:

Longino & Cardenal
In pista da quasi un trentennio, è tra i principali fornitori di riferimento per l’alta ristorazione italiana. L’azienda seleziona in tutto il mondo “cibi rari e preziosi” vantando un catalogo con oltre 1.800 prodotti, 63 partner nel mondo e 4.000 clienti all’anno, per un totale di 24 milioni di fatturato. “La qualità e l’eccellenza delle materie prime fanno la differenza in tutto, specialmente a tavola - afferma Riccardo Uleri, AD di Longino & Cardenal -. E la qualità, a mio avviso, si accompagna sempre ad altri valori importantissimi, come la passione per la ricerca di cibi rari e preziosi. Per me è fondamentale non solo scoprire il prodotto, ma anche conoscere di persona l’azienda che lo produce, la sua storia, i suoi valori, verificare l’attenzione al dettaglio in tutte le fasi della produzione. Il rispetto per l’alimento, infatti, rende unici, validi e sostenibili i prodotti che commercializzo. Per questo sono costantemente in viaggio, alla ricerca di nuovi stimoli e nuovi cibi da offrire ai miei clienti”.

Caviale Longino
Caviale Longino 

 
Selecta
Fondata nel 1985, l’azienda è dotata di uno stabilimento di oltre 6.000 metri quadrati, dove vengono conservati prodotti da tutto il mondo, distribuiti entro 24 ore dall’ordine, a 4.000 professionisti della ristorazione in tutta Italia. “Il nostro punto di forza consiste nel reperimento della materia prima direttamente dal produttore – spiega Roberto Melloni, AD di Selecta -. In questo modo accorciamo la filiera agroalimentare, con il vantaggio di conoscere in prima persona le peculiarità di tutti i nostri produttori, che vanno dal piccolo caseificio, all’azienda strutturata che ci garantisce il livello qualitativo da noi richiesto per ogni materia prima. Teniamo in particolar modo ad offrire ai nostri clienti un prodotto sostenibile, ci stiamo impegnando in questo senso già da qualche tempo. Per noi è fondamentale che gli allevamenti e le piantagioni seguano rigorosi processi produttivi all’insegna della sostenibilità. Serviamo l’alta ristorazione, e in generale tutti i ristoranti che pongono alla base della loro attività la selezione delle materie prime”.
 
Jolanda De Colò
Nata nel 1976 come azienda familiare dedita all’allevamento di oche per la produzione di foie gras, nel tempo ha ampliato l’attività dedicandosi alla trasformazione e selezione di materie prime provenienti da tutto il mondo. “La nostra è un’azienda dalla duplice anima, poiché siamo anche produttori – racconta Bruno Pessot, AD di Jolanda de Colò -. Nasciamo come allevatori, macellatori e trasformatori delle carni dell’oca, occupandoci in seguito anche di altre tipologie di carne, e di pesce. Abbiamo fatto una scelta particolare, preferendo a una produzione intensiva e a basso costo, una selezione che garantisca i prodotti migliori. Abbiamo coinvolto alcuni allevatori che lavorano per noi, puntando su razze autoctone pregiate. Il costo dei nostri prodotti è elevato, ma la qualità premia. Naturalmente ci occupiamo anche di ricerca delle materie prime, ma la gestione è molto più faticosa, perché a volte per assicurarci un alimento eccezionale dobbiamo lavorare con realtà molto piccole, oppure con produttori che fanno quantità, ma dai quali non è facile ottenere solo ciò che a noi interessa, pur essendo disposti a pagare. In questi termini, si fa fatica ad avere dal produttore una continuità, che per aziende come la nostra è essenziale, dovendo assicurare il prodotto, ma anche il servizio. Nostro punto di forza è inoltre la ricerca della qualità estrema anche in prodotti parzialmente lavorati”. 
 
 Foie gras Jolanda De Colò
 Foie gras Jolanda De Colò 
Metro Cash & Carry
Oltre quarant’anni di storia, rifornisce 20.000 pizzerie, 53.000 ristoranti, 68.000 bar e 23.000 mense pubbliche e private in Italia. Numeri ingenti fanno svettare una realtà in costante crescita, anche grazie all’apertura delle Case dell’Horeca, e all’espansione dell’offerta non food.  
 
Hqf
L’azienda romana, fondata nel 2000 da Simone Cozzi, guarda al settore dell’alta ristorazione in ottica tailor made, concentrandosi su un’offerta il più possibile personalizzata. Prima di entrare in catalogo, i prodotti sono sottoposti alla verifica di 5 requisiti: produzione artigianale e controllata, coltivazione naturale, tracciabilità di filiera, tradizione dell’azienda, certificazione di qualità.
 
Faic
Ancora un’azienda romana, con esperienza trentennale. Il punto di forza è nel servizio, preciso e puntuale, entro 3 ore dall’ordine, senza requisiti di acquisto minimi. Operante nel settore fresco, gelo, grocery, frutta e verdura, carne e pesce, Faic gestisce inoltre richieste fuori listino, entro le 24 ore.
 
Gran Chef Service
Attiva nel nord Italia, ha un vasto catalogo internazionale di prodotti freschi di qualità elevata. Efficace sistema logistico, 8.000 referenze in totale, l’azienda dispone inoltre di una selezione di prodotti non food per l’horeca.