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A Milano apre Sakeya: le mille sfumature del Giappone in un bicchiere

Sakè Martini
Sakè Martini 
Un locale nato per raccontare la bevanda nazionale del Sol Levante in modo inedito, anche grazie al supporto del consorzio delle prefetture giapponesi. Seguici anche su Facebook
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Il sake come non l’avete mai visto. Declinato in oltre centotrenta tipologie, proposto in degustazione, abbinato al cibo. È una novità assoluta, non solo per Milano ma per l’Italia, il locale aperto da qualche mese in una traversa di corso Genova. Sakeya vuole essere l’ambasciatore della cultura del sake nel nostro Paese, ed è un’iniziativa sorretta dal consorzio delle prefetture giapponesi (simili alle nostre regioni o province). A fare da tramite e coordinare il tutto, Lorenzo Ferraboschi, che sul sake ha costruito la propria professione.
Uno scorcio dell'interno
Uno scorcio dell'interno 
Referente italiano della Sake Sommelier Association, che opera tra Giappone ed estero per formare sommelier specializzati nel sake, ha vissuto 10 anni in Giappone e al ritorno ha iniziato a lavorare per promuovere cultura e prodotti nipponici, con l’aiuto della moglie giapponese. Il locale è stato arredato in parte con pezzi originali scovati dai rigattieri di Tokyo e in parte con tavoli e sedie progettati proprio per questo ristorante, è molto accogliente e reso unico dalle pareti coperte di bottiglie allineate sugli scaffali. Tutto parla di un mondo, quello del sake, di cui conosciamo veramente poco. Pur essendo legato profondamente alla tradizione, anche il sake ultimamente ha superato tabù e limiti, iniziando a presentarsi in modi diversi e insoliti e a sdoganare diverse tipologie di consumo. Così si scopre che esistono anche sake rosati o “champagne sake”, con le bollicine, confezionati in bottiglie simili a quelle dei nostri spumanti. E che qui viene proposto addirittura nei calici di vetro, come il vino, infrangendo la regola che impone i bicchierini di ceramica. Buona idea, perché così si possono notare bene le sfumature di colore, di profumo, di gusto e scoprire che alcuni sake sono più persistenti, altri più morbidi o più intensi.
Il bar
Il bar 
I piatti preparati da Masaki Inoguchi, serviti su stoviglie suggestive, sono deliziosi bocconi studiati per supportare i diversi tipi di sake (cosa che rende Sakeya un posto unico in Europa): molto pesce crudo, variamente condito, ma anche verdure cucinate o grigliate, carne, soba e altro. Ottima la ricciola marinata nel passion fruit; sfiziosi gli spiedini di friggitelli, ali di pollo, pesce; consistente la ciotola di riso con salsa e pezzi di pollo grigliato. Ma il menu cambia continuamente, a parte una serie di offerte fisse. Da segnalare, in lista, anche un tipo di carne che viene descritta come “di qualità superiore a quella di Kobe”. La degustazione di diversi sake con piatti abbinati è un viaggio in un mondo nuovo, puntualmente guidate e spiegato dai sake sommelier: sette sake e sette piattini 70 euro, dieci a 100 euro.