Il miracolo del pub: fallito, poi salvato dai clienti e infine eletto il migliore dell'anno
Enrico Franceschini
L'ingresso del George & Dragon
Una storia di riscossa e buoni sentimenti per questo piccolo locale di un villaggio dello Yorkshire. Ma in Inghilterra chiudono 30 pub a settimana, spazzati via dalla crisi. Seguici anche su Facebook
Aggiornato alle 1 minuti di lettura
In Inghilterra chiudono 30 pub alla settimana, spazzati via da costi di gestione troppo alti e dalle pressioni degli speculatori immobiliari, che convincono i proprietari a vendere per trasformarli in più redditizie case e appartamenti. Ce n’erano 70 mila nel 1980, ne sono rimasti 50 mila oggi. Ma qualcuno di quelli che scompaiono risorge e diventa un successo. E’ accaduto al pub di un villaggio del North Yorkshire, andato in bancarotta nel 2008, quando al declino del settore si è aggiunta la grande recessione globale, ma che ha riaperto due anni dopo grazie a una cooperativa formata dai suoi clienti e adesso ha vinto il prestigioso titolo di “Pub of the Year, il pub migliore dell’anno.
Quando il George & Dragon ha chiuso, il villaggio di Hudswell è rimasto senza neanche un pub, bar o posto ristoro: un fenomeno tipico delle zone rurali inglesi. Ma la comunità locale non ha accettato la sorte, formando una cooperativa e raccogliendo 220 mila sterline (circa 260 mila euro al cambio odierno) attraverso una colletta per riacquistare la licenza del pub, restaurarlo e riaprirlo. Certamente ha aiutato che uno dei 205 membri della cooperativa sia William Hague, ex-leader del partito conservatore, ex-ministro degli Esteri, ora membro della camera dei Lord, che è stato a lungo il deputato della circoscrizione del North Yorkshire in cui si trova il villaggio, e che il principe Carlo gli abbia fatto una visitina, con bevuta di birra, nel 2015. E’ stata tuttavia tutta la comunità a battersi per il progetto. E per cercare di rinnovare il pub, una volta riaperto, con l’obiettivo che non rischi mai più di chiudere.
Il gestore del locale, Stuart Miller La motivazione del premio indica che lo scopo è stato raggiunto: al suo interno il nuovo George & Dragon ha una biblioteca, accesso gratuito a internet e un negozio che vende latte, uova e giornali. E naturalmente viene lodato per la qualità delle sue birre, per la maggior parte prodotte nella regione circostante. “Atmosfera calorosa e forte senso di comunità” sono gli altri ingredienti che gli sono valsi il titolo di pub dell’anno. “Un grande esempio di come un pub può risorgere”, commenta Paul Ainsworth, presidente della giuria di Campaign for Real Ale (campagna per la vera birra), l’associazione di categoria che assegna il premio. Per Stuart Miller, il nuovo gestore, è la realizzazione di un sogno: aveva sempre desiderato stare dietro il bancone di un pub. Sui circa 50 mila pub esistenti oggi in Inghilterra, soltanto una settantina sono di proprietà di una cooperativa. Adesso forse il numero di questi ultimi aumenterà, seguendo l’esempio del George & Dragon. Un pub salvato dai clienti. E poi diventato il più bello di tutti