Ciao ciao La Cieca

Un locale pubblico non è fatto da una singola persona ma da un gruppo affiatato di teste che hanno un solo obbiettivo comune e cioè la voglia di emergere e di essere i migliori, di dare un qualcosa ai clienti che non hanno mai avuto, una seconda casa dove lasciare fuori i loro problemi anche solo per 5 minuti, un luogo dove ricevere per prima cosa un saluto e un sorriso.
Dove si raccontano storie, dove si è tutti uguali.
Se manca questo manca tutto.
Lascio forzatamente La Cieca, che ho ideato e costruito con degli amici e che ora, per diversi motivi, ci sono molto poco nella mia vita ma che sono ugualmente ogni giorno in qualche modo presenti.
Lascio un'idea di casa, un rifugio di mille nottate, un'alcova di ubriaconi che a Milano per tanti versi non ha avuto eguali e che ha riunito tante persone e fatto nascere mille amicizie e mille situazioni.
Lascio un posto che di quello che era all'inizio non ha più nulla, dove non esiste più un unione di intenti e di obbiettivi comuni, fatti di confronti per cercare di migliorare ogni giorno per il bene del locale e di tutti.
Ci ho sputato sangue per anni, ci lascio il cuore, sfinito, perchè quando si va a lavorare senza più entusiasmi vuol dire che non stai facendo il bene per te stesso e soprattutto per gli altri.
Non c'è spazio per il passato e la nostalgia, perchè c'è solo e sempre il futuro. (cit)
Un grande in bocca al lupo ad Andrea
Adesso un pò di vacanza e poi si ricomincia
Mai mollare
Michi