Ogni anno gli scarti di lavorazione dell'industria conserviera del tonno superano le 450 mila tonnellate. Un rifiuto/risorsa che può e deve essere utilizzato e valorizzato per rendere più sostenibile un settore critico per l'ecosistema; perché lavorare green significa anche e forse soprattutto non lasciare che nulla vada sprecato. Dagli scarti del tonno ai cosmetici, ma anche agli integratori: Mare Aperto, società genovese che fa capo alla spagnola Jealsa - uno dei principali produttori di conserve ittiche - ha messo a punto, insieme alla casa madre, un sistema di valorizzazione totale della materia prima utilizzata nei suoi siti produttivi che permette di ridurre al minimo l'inutilizzo.
L'azienda fa parte, infatti, di un sistema di economia circolare, creato da Jealsa già dai tempi della sua fondazione, oltre 60 anni fa, nel 1958, e che è ancora oggi uno dei punti fondamentali del programma di Responsabilità Sociale We Sea. L'obiettivo è sfruttare il 100% della materia prima grazie a tecnologie di biovalorizzazione marina ed estrazione selettiva. In termini semplici significa che tutte le parti del pescato non destinate all’alimentazione umana, selezionate all'origine, diventano prodotti destinati a diversi mercati come l’acquacoltura, l’alimentazione per animali e anche i prodotti cosmetici.
E precisamente, metà della materia prima si utilizza per i prodotti destinati all'alimentazione umana e al pet food, commercializzati in Italia rispettivamente da Mare Aperto, e attraverso l’azienda Pet Select; il 35% viene trasformato in farina e olio di pesce destinati al settore dell'acquacoltura e alle industrie affini , il 20% viene utilizzato dal settore farmaceutico e cosmetico. Gli scarti del tonno sono infatti ricchi di molecole attive, come Omega 3 e collagene, che trovano impiego nella cosmesi, nella farmaceutica e nell'alimentazione funzionale.
Il processo inizia con l'identificazione e la selezione delle singole parti del tonno. Queste vengono sottoposte ad analisi per identificarne le potenzialità e, a seconda delle loro caratteristiche o principi attivi, vengono lavorate attraverso processi di estrazione e concentrazione, in modo tale che ogni elemento abbia un'applicazione specifica.
Tutto questo avviene attraverso We Sea, il programma di responsabilità sociale d'impresa di Jealsa, che riunisce tutte le azioni dell'azienda in termini di sostenibilità e si articola in cinque diverse linee di azione: pesca e acquisti responsabili, politiche di qualità, impegno per le energie rinnovabili e l'ambiente, impegno sociale e investimenti per lo sviluppo di un'economia circolare.
E' un circolo virtuoso per cui, per esempio, dalle lische si trae il collagene per la cosmetica. Grazie anche a questo è stato raggiunto livello Zero Waste per il tonno ed è in corso la certificazione Zero Waste per le altre materie prime utilizzate. Inoltre, tramite la capogruppo Jealsa, Mare Aperto dispone di parchi eolici propri in Spagna e Cile e partecipati, grazie ai quali è stato raggiunto l’obiettivo carbon neutral e partecipa a eventi di pulitura delle spiagge dalla plastica e altre iniziative.