
Mesi di incendi devastanti in Australia hanno causato la morte di almeno 28 persone, un miliardo di animali e circa 3mila case distrutte.
"Per la prima volta dall'inizio di luglio 2019, al momento non esiste alcun incendio di cespugli o prateria, ancora attivi nel #Nsw (New South Wales)", ha twittato il servizio antincendio rurale del Nuovo Galles del Sud.
Ora che è finita il vice commissario dei vigili del Fuoco Rob Rogers ha dichiarato che si è trattato di "una stagione del fuoco davvero devastante sia per i pompieri che per i residenti, che hanno sofferto così tanto in questa stagione". Il Nuovo Galles del Sud, che si trova sulla costa orientale dell'Australia e ospita la città di Sydney, è stato lo stato più colpito del Paese.
Una stagione devastante
Cominciata con mesi di caldo estremo e le peggiore siccità mai registrata. Poi gli incendi. Che hanno causato un fumo così denso che solo a Sydney, ma anche a Canberra, a dicembre la qualità dell'aria ha superato 11 volte il livello "pericoloso". Le fiamme hanno danneggiato le aree del patrimonio mondiale, tra cui le Blue Mountains e le foreste pluviali del Gondwana nel Nuovo Galles del Sud e nel Queensland. Poi è arrivata la pioggia. I roghi sono stati messi sotto controllo a gli acquazzoni hanno provocato grandi inondazioni, l'uragano Damien venti di tempesta, ondate pericolose. Nel Nuovo Galles del Sud sono state evacuate diverse città e decine di scuole sono state chiuse. Ora il coronavirus.