«La Lega è una e sostiene un leghista, il candidato è uno cioè Gentilini». Le parole sono del presidente della Regione, Luca Zaia, che in questo modo sembra voler chiudere la partita sul nome del prossimo candidato del Carroccio alla corsa di Ca’ Sugana. E a questo punto chiude anche le porte ad un possibile accordo con il re del caffè, Massimo Zanetti, che ha presentato il suo simbolo giusto una decina di giorni fa.
Anche se nelle scorse settimane si era parlato di un accordo tra Roberto Maroni e Angelino Alfano per il nome di Zanetti, ora le parole del governatore spazzano via, probabilmente in modo definitivo, ogni dubbio su chi sarà il candidato della Lega alla corsa di Ca’ Sugana: il vicesindaco Giancarlo Gentilini, eletto per la prima volta sindaco giusto vent’anni fa, nel 1993.
Dunque è passata la linea del segretario provinciale Giorgio Granello e del capogruppo in Regione, Federico Caner: «La Lega non appoggerà Zanetti perché a Treviso avrà un suo candidato a sindaco». Sulla stessa linea si era messo anche il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Fabio Crea: «L’accordo Lega-Pdl per Ca’ Sugana è ormai blindato e il candidato sindaco che esprime, almeno ad oggi, è il leghista Gentilini».
La partita è ormai chiusa e a giorni potrebbe essere ufficializzata la candidatura dello Sceriffo, con una sua lista civica e appoggiato dalla Lega e dal Pdl. Per Massimo Zanetti, sono dunque ridottei al lumicino le speranze di avere dietro di sé Pdl e Lega, nonostante in queste ore si sia fatta ancora più insistente la voce che a Roma i vertici dei partiti abbiano trovato l’accordo proprio sul nome del re del caffé. Nei giorni scorsi anche Scelta Civica, la compagine che si ispira ai montiani e che in Veneto fa riferimento a Diego Bottacin, Pierluigi Damian e Fabio Gava, aveva fatto sapere di non sostenere Massimo Zanetti, come qualcuno aveva ventilato: farà partita a sé, insieme ad altre civiche, correndo con un proprio candidato sindaco.
Tra pochi mesi si i maggiori sfidanti per la poltrona di Ca’ Sugana saranno Giovanni Manildo per il Pd, Gentilini, Gnocchi per il Movimento Cinque Stelle e Massimo Zanetti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA