BARI. Una operazione antiterrorismo coordinata dalla Dda di Bari ha portato all'esecuzione di due diversi provvedimenti nei confronti di due fratelli tunisini residenti a Foggia: uno è stato rintracciato a Padova.
Quello fermato a Bari è stato sottoposto a fermo per apologia di terrorismo e detenzione di armi. Al fratello, rintracciato a Padova, è stato notificato un decreto di espulsione.
L'indagine di Bari ruota attorno alla vita di due fratelli tunisini. Uno è stato arrestato lo scorso mese di marzo perché condivideva attraverso il profilo Facebook messaggi e video inneggianti all'Isis. Subito dopo il suo arresto il fratello è scappato da Bari e si è stabilito a Padova, dove viveva come senza fissa dimora. Condivideva peró tutti i messaggi del fratello. Secondo gli investigatori era il classico lupo solitario. È stato tenuto sotto osservazione per mesi fino a che è scattata l'espulsione.
L'indagine della Digos di Bari, in collaborazione
con quelle di Foggia e Padova e sotto il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione (Ucigos), è finalizzata a «prevenire e debellare - si legge in una nota della Questura di Bari - il fenomeno dei cosiddetti lupi solitari ispirati dal Daesh».